Guido Montanari
Torino futura
Riflessioni e proposte di un ex vicesindaco

con una prefazione di
Tomaso Montanari
e una postfazione in forma di intervista di
Jacopo Ricca


anno di pubblicazione 2021

cartaceo 200 pp

9788867892105 14,00 €
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La notte del 19 giugno 2016 una folla festante si radunava sotto le finestre del Palazzo comunale di Torino a seguito della vittoria elettorale
di Chiara Appendino: sembrava così tramontare, dopo circa trent’anni,
il cosiddetto Sistema Torino, espressione del governo di un ristretto gruppo di potere, che aveva retto, nel bene e nel male, i destini della città.
Nei fatti le cose non sono andate così. La nuova amministrazione, ingessata da un debito spaventoso, timida nei confronti dei poteri consolidati e in balia delle confuse vicende politiche nazionali,
si è progressivamente allontanata dal programma di mandato, incentrato sul riequilibrio dei servizi tra centro e periferie,
sull’impegno sociale, su una “buona” urbanistica, orientata alla tutela dell’interesse pubblico e alla qualità dell’ambiente.
Questo libro ragiona sui motivi di questo fallimento:
è possibile in una società dominata dal Moloch del profitto portare avanti riforme urbane democratiche, concretizzare una visione
di città basata sulla ridistribuzione di risorse e di opportunità,
e sulla sostenibilità sociale e ambientale?
Per rispondere, l’autore approfondisce una serie di casi affrontati nella sua attività di amministratore, interrotta a tre anni dall’incarico, raccontati nella loro complessità, anche contraddittoria. E soprattutto riflette sulle prospettive della città attuale, alla luce della pandemia, proponendo un progetto rivolto al futuro, per riavviare un processo interrotto, con la speranza che tutto non torni come prima.
Il volume è integrato dalla prefazione di Tomaso Montanari, che riflette sul ruolo dell’intellettuale in politica, e dalla postfazione di Jacopo Ricca che, in forma di intervista critica, suggerisce ulteriori spunti di analisi.

Prefazione di Tomaso Montanari

Introduzione

1. La città dopo la pandemia
1.1 Una nuova pianificazione
1.2 Partire dal passato per ripensare il futuro
1.3 Ritrovare i “centri” nelle città e nei borghi
1.4 Un’architettura più umana
1.5 Difendere e riqualificare lo spazio pubblico

2. La città laboratorio della sostenibilità
2.1 La revisione del Piano regolatore
2.2 Regole certe, tempi brevi
2.3 La partecipazione: tecnici, associazioni, cittadini
2.4 Fermare il consumo di suolo, rigenerare suolo naturale
2.5 Città verde, città d’acque
2.6 L’energia più pulita è quella risparmiata
2.7 Da “rifiuto” a risorsa

3. La città “respirabile” e “camminabile”
3.1 Oltre l’automobile
3.2 Cambiare la mentalità
3.3 La battaglia contro i parcheggi in centro

4. La città della bellezza
4.1 Paesaggio urbano, patrimonio a rischio
4.2 Il Parco del Valentino: bene storico ambientale o luna park?
4.3 La Cavallerizza Reale: patrimonio dell’umanità o albergo di lusso?
4.4 Cultura, bene di tutti

5. La città del lavoro e delle opportunità
5.1 Produzione industriale, innovazione tecnologica e sociale
5.2 Dal centro commerciale al negozio di quartiere
5.3 Il ritorno del commercio di vicinato
5.4 Un caso problematico: la trasformazione dell’ex cinema Arlecchino

6. La questione delle abitazioni
6.1 Un problema che viene da lontano
6.2 Tre alloggi liberi per ogni famiglia senza casa

7. La città dei diritti
7.1 Ci sono servizi per tutti?
7.2 Una città che invecchia…
7.3 … ma che ha più di 100.000 studenti universitari
7.4 La città dei bambini, dei giovani, degli anziani, delle fragilità

8. La città bene comune
8.1 Il movimento per la difesa dei beni comuni
8.2 Il nuovo regolamento dei beni comuni urbani

9. Comunicazione e progetto della città
9.1 Un’informazione indipendente?
9.2 Da Urban Center a Urban Lab

10. Curare la città e il territorio
10.1 Le difficoltà della pianificazione del territorio
10.2 Per una “buona” urbanistica
10.3 Dalla città “smart” alla città “giusta”

11. Una visione per il futuro
11.1 Le cose da fare subito
11.2 I progetti da avviare e completare
11.3 Una conclusione in forma di proposta

Ringraziamenti

Una postfazione in forma di intervista
Jacopo Ricca

Guido Montanari (Milano 1957) è docente di Storia dell’architettura contemporanea e della città presso il Politecnico di Torino. Da sempre impegnato sui temi della difesa dei diritti, del lavoro, dei beni comuni, dell’ambiente e del paesaggio, è stato assessore all’urbanistica a Rivalta
di Torino (2012-2016), vicesindaco e assessore alla pianificazione e all’edilizia del Comune di Torino (2016-2019).