Quaderni di Economia rurale
Al settore agricolo da sempre sono riconosciute alcune peculiarità, rispetto agli altri settori economici: in negativo giocano ad esempio l’aleatorietà dei risultati produttivi, la durezza del lavoro e della vita stessa degli agricoltori; per contro, in positivo molti autori hanno evidenziato la continuità dei valori tradizionali, dello spirito di sacrificio e stili di vita e di lavoro più salutari, attribuendo al mondo agricolo un modello organizzativo e sociale capace di rappresentare un’alternativa agli estremi prodotti dallo sviluppo industriale e dal capitalismo.
Nel tempo l’agricoltura è profondamente cambiata e i modelli produttivi e comportamentali si sono trasformati al pari con l’evoluzione della società. Lo studio stesso dell’agricoltura ha spostato la propria attenzione a un insieme più ampio, comprendente il contesto territoriale, le relazioni con gli altri operatori economici e sociali e soprattutto con l’ambiente. Da una visione di sistema agricolo si è passati quindi a una di sistema rurale. Il concetto di ruralità attribuisce all’agricoltura compiti più ampi rispetto a quelli strettamente produttivi, rendendo questo settore determinante per la qualità della vita di un Paese. Così le politiche agricole comunitarie contemplano oggi anche la tutela del territorio, del paesaggio, della biodiversità e dell’ambiente naturale, con attenzione alla salvaguardia delle tradizioni, delle culture e dei modelli di vita locali.
Resta comunque centrale un aspetto talvolta sottovalutato: la peculiarità produttiva del settore agricolo, che da solo deve reggere tutte queste nuove funzioni e che rimane pur sempre legato ai cicli biologici naturali, con la conseguente incertezza dei risultati.
Su tali aspetti la ricerca economica può continuare a fornire utili riscontri operativi ed è a questi che è dedicata la collana di studio dei “Quaderni di Economia rurale”, che intende raccogliere i lavori di ricerca sul mondo rurale, inteso nella sua più ampia e moderna accezione.
Nel tempo l’agricoltura è profondamente cambiata e i modelli produttivi e comportamentali si sono trasformati al pari con l’evoluzione della società. Lo studio stesso dell’agricoltura ha spostato la propria attenzione a un insieme più ampio, comprendente il contesto territoriale, le relazioni con gli altri operatori economici e sociali e soprattutto con l’ambiente. Da una visione di sistema agricolo si è passati quindi a una di sistema rurale. Il concetto di ruralità attribuisce all’agricoltura compiti più ampi rispetto a quelli strettamente produttivi, rendendo questo settore determinante per la qualità della vita di un Paese. Così le politiche agricole comunitarie contemplano oggi anche la tutela del territorio, del paesaggio, della biodiversità e dell’ambiente naturale, con attenzione alla salvaguardia delle tradizioni, delle culture e dei modelli di vita locali.
Resta comunque centrale un aspetto talvolta sottovalutato: la peculiarità produttiva del settore agricolo, che da solo deve reggere tutte queste nuove funzioni e che rimane pur sempre legato ai cicli biologici naturali, con la conseguente incertezza dei risultati.
Su tali aspetti la ricerca economica può continuare a fornire utili riscontri operativi ed è a questi che è dedicata la collana di studio dei “Quaderni di Economia rurale”, che intende raccogliere i lavori di ricerca sul mondo rurale, inteso nella sua più ampia e moderna accezione.
Esperienze di economia applicata al territorio montano
a cura di
Piero Garoglio
Esperienze di valorizzazione nel settore vino
a cura di
Danielle Borra
Le filiere di funghi e tartufi in Piemonte e Liguria
Uno studio per la loro valorizzazione
Uno studio per la loro valorizzazione
Filippo Brun, Davide Cugno, Angela Mosso
Obiettivi e strumenti di politiche agrarie e forestali in Italia e in Europa
Bruno Giau