
Presso le popolazioni rurali, la raccolta dei prodotti spontanei è da sempre una pratica utile a integrare il reddito, soprattutto nelle aree marginali. Un tempo si raccoglievano erbe officinali, miele selvatico, palchi di corna perduti da cervi e caprioli e, naturalmente, funghi e tartufi, sia per il consumo diretto, sia per la vendita. In particolare, funghi e tartufi sono ancor oggi in grado di esercitare una forte attrattiva, anche dal punto di vista economico. La ricerca qui presentata ha studiato la valorizzazione di funghi e tartufi e delle loro filiere in due territori produttivi al confine fra Piemonte e Liguria. Si tratta di filiere agroalimentari legate a prodotti di pregio, ma sulle quali, finora, le informazioni erano scarse e poco affidabili: una lacuna che questa ricerca ha voluto colmare attraverso indagini rivolte agli operatori del comparto. Il quadro emerso delinea un settore che, pur essendo marginale, è in grado di promuovere sul territorio numerose iniziative economiche, molto importanti per le piccole realtà locali. Le aree studiate, tra i mesi di giugno e di ottobre abbondano infatti di tartufi, ma soprattutto di funghi: i negozi li espongono, i ristoranti li cucinano e li offrono quotidianamente, i boschi attraggono cercatori, locali e non. Un gran numero di persone passa da queste valli e vi si trattiene, grazie appunto alla presenza di questi prodotti. Le ricadute dirette e indirette, generate da queste filiere così peculiari, giustificano gli sforzi che alcune amministrazioni locali rivolgono alla loro attivazione e potrebbero essere ulteriormente amplificate grazie a un’azione di coordinamento svolta da decisori politici di livello superiore, nell’ambito delle tante iniziative che contraddistinguono la valorizzazione delle risorse territoriali piemontesi.
Filippo Brun, professore associato del DISAFA, insegna Estimo forestale presso il corso di laurea in Scienze Forestali e Ambientali e conduce ricerche nel campo dell’economia rurale e forestale.
Davide Cugno, dottore forestale, è contrattista di ricerca nel progetto europeo “Amycoforest”.
Angela Mosso, professore associato del DISAFA, insegna Economia agraria e forestale presso il corso di laurea in Scienze Forestali e Ambientali e conduce ricerche nel campo dell’economia rurale e forestale.
Presentazione
1. Inquadramento generale
2. Il settore funghi e tartufi
2.1 Caratteristiche delle filiere
2.2 Aspetti normativi
2.2.1 Il settore dei tartufi
2.2.2 Il settore dei funghi
2.3. I mercati di riferimento
2.3.1 Gli scambi internazionali
2.3.2 Il mercato italiano
3. L’area di studio
4. Aspetti metodologici
4.1 Indagine sui cercatori e sulla loro distribuzione territoriale
4.2 Incontri con interlocutori privilegiati: rappresentanti degli attori delle filiere
4.3 Indagine sulle imprese di ristorazione, commerciali e di trasformazione
4.3.1 L’individuazione delle imprese
4.3.2 La prima fase della ricerca: le interviste telefoniche e la scelta delle attività
4.3.3 La seconda fase della ricerca: le interviste dirette
5. Risultati e discussione
5.1 Attività di ristorazione
5.1.1 Caratteristiche strutturali e distribuzione territoriale
5.1.2 I risultati dell’indagine diretta
5.2 Attività commerciali
5.2.1 Caratteristiche strutturali e distribuzione territoriale
5.2.2 Risultati delle indagini dirette
5.3 Imprese di trasformazione
5.3.1 Caratteristiche strutturali e collocazione
5.3.2 I risultati dell’indagine
5.4 Le testimonianze raccolte negli incontri con interlocutori privilegiati
5.4.1 Finalità e soggetti coinvolti
5.4.2 I risultati delle interviste
5.4.3 Considerazioni generali sulle interviste dirette effettuate
5.5 Caratteristiche e distribuzione territoriale dei cercatori di tartufi
5.5.1 I cercatori piemontesi
5.5.2 I cercatori liguri
6. Considerazioni conclusive e proposte
Bibliografia
Sitografia
Allegati