Atlante dei ponti pedonali
A shorter route or a safer path to overcome a barrier. A landmark in the landscape. A place where the ordinary perceptive experience changes and all senses sharpen, as a result of different actions – climbing, feeling one’s own steps, touching the safety rail, walking through a narrower track following definite directions. An observation point on the city or the landscape.
A big object, letting its structural value be immediately appraised.The making of new footbridges and overpasses is taking a remarkable role in urban and landscape rehabilitation processes. They are key-elements in re-designing pedestrian and bicycle paths, but they also have a strong symbolic function in reshaping the image of cities and territories.
The book reports about 70 international examples dating from the last decade of the XX century. It deals with their formal and structural innovation features, studied in their connection with the specific contexts surrounding them: urban promenades, natural landscapes around a water body, hillsides, transportation infrastructure.
Una via più breve o più sicura per superare una barriera. Un landmark nel paesaggio.Un luogo dove si interrompe l’esperienza percettiva consueta e i sensi vengono acuiti da azioni diverse – salire, sentire i propri passi, toccare con la mano la barriera verso il vuoto, percorrere un tracciato più stretto secondo direzioni definite. Un punto di osservazione particolare sulla città o il paesaggio. Un grande oggetto di cui cogliere con immediatezza la valenza strutturale.
La realizzazione di nuovi ponti, passerelle pedonali e sovrappassi ha assunto un ruolo significativo nelle operazioni di riqualificazione urbana e paesistica. Sono elementi chiave nel ridisegno delle reti di percorsi pedonali e ciclabili, ma sono anche oggetti dotati di una forte carica simbolica per la definizione degli immaginari urbani e territoriali. Il volume documenta circa 70 opere realizzate nel mondo dall’ultimo decennio del XX secolo, di cui illustra i caratteri di innovazione formale e strutturale in relazione ai luoghi in cui si collocano: i percorsi urbani, i paesaggi naturali intorno all’acqua, i versanti montuosi, gli spazi della infrastrutture della mobilità.
Gustavo Ambrosini (Torino, 1965), architect and PhD, is Assistant Professor in Architectural and Urban Design at Architecture and Design Department of Politecnico di Torino.
He has been Visiting Professor at Escuela Técnica Superior de Arquitectura de Barcelona in 2006 and co-hordinated Joint Studios with Tsinghua University, Beijing (2008 and 2012), and Konkuk University, Seoul (2008). Books: Strade e paesaggi. Letture e strumenti progettuali (Celid, 2002); with others he edited Paesaggio e progetto urbano (A&RT, 1998), Progetti integrati per la riqualificazione urbana (Celid, 1999), In.fra Piemonte. Sette luoghi in trasformazione (Otto, 1999), Disegnare paesaggi costruiti (Franco Angeli, 2003), Paesaggi a molte velocità. Infrastrutture e progetto del territorio in Piemonte (Meltemi, 2004).
He is associate of the architectural firm Negozio Blu Architetti Associati, in Torino