Tutela, conservazione, restauro e riuso prima delle codificazioni ottocentesche
Nuova edizione riveduta e corretta, dicembre 2016Edizione digitale 2020 in PDF acquistabile qui
Sin dall’età classica, l’atteggiamento degli architetti e dei committenti nei confronti delle preesistenze ha assunto connotazioni differenti a seconda dei periodi e degli ambiti culturali: da un lato un’attenzione al “testo antico”, attraverso la tutela di quei monumenti la cui memoria storica andava conservata, dall’altro la distruzione, attraverso la damnatio memoriae, di quei simboli che dovevano essere rimossi dalla memoria collettiva; da una parte l’intervento di restauro mimetico o l’aggiunta di parti nuove con un linguaggio dichiaratamente moderno, dall’altro l’uso di spolia o il riuso di antichi edifici.
Il volume ripercorre le tappe più significative della teoria e storia della tutela e del restauro dall’età classica alle codificazioni ottocentesche, con l’obiettivo di informare gli studenti sulle questioni teoriche, stimolando riflessioni personali che aumentino le loro capacità critiche nei confronti delle problematiche legate alla conservazione dei manufatti storici.
Presentazione di Maria Adriana Giusti
1. Riflessioni sulla storia del restauro prima delle codificazioni ottocentesche
Emanuele Romeo
2. Interventi sulle fabbriche antiche in età classica
Emanuele Romeo
3. Riuso, reimpiego e conservazione della memoria storica nel Medioevo
Emanuele Romeo
4. Conservazione, restauro e riuso dall’età classica al Medioevo in Asia Minore
Emanuele Romeo
Tavole
5. Le scelte degli architetti del Rinascimento nei confronti delle preesistenze
Emanuele Romeo
6. Il rapporto con le preesistenze tra Seicento e Settecento
Emanuele Romeo
7. Il rapporto con le preesistenze nell’architettura aulica in Piemonte tra XVII e XIX secolo: rotture e continuità
Paolo Cornaglia
Tavole
Appendice documentaria (a cura di Alessia Bellone)
Lettera di Belisario a Totila (550 d.C.?)
Hortatoria di Francesco Petrarca a Cola di Rienzo e al popolo romano (1347)
Lettera di Raffaello Sanzio / Baldassarre Castiglione a papa Leone X (1519)
Brani estratti dal De re aedificatoria (1485) di Leon Battista Alberti: Libro X
Brani estratti dal Trattato di Architettura (1464 ca) di Antonio Averlino (Filarete): Libro I e Libro III
Brani estratti da Le vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architetti (1568) di Giorgio Vasari: Vita di Giorgio Vasari
Brano estratto da I sette libri dell’Architettura (1584) di Sebastiano Serlio: Libro VII
Emanuele Romeo è professore associato confermato presso il Politecnico di Torino e Vice Direttore della Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio dello stesso Ateneo. I suoi interessi accademici sono rivolti alle teorie e alla storia del restauro, alle problematiche relative alla tutela del paesaggio e al restauro dei manufatti allo stato di rudere. Ha coordinato ricerche nazionali (PRIN) e gruppi di ricerca internazionali su tematiche riguardanti la conservazione e valorizzazione del patrimonio archeologico in Italia e all’estero. Tra le sue pubblicazioni: Che almeno ne resti il ricordo. Memoria, evocazione, conservazione dei beni architettonici e paesaggistici, con E. Morezzi (2016); Memoria, conservazione, riuso del patrimonio industriale. Il caso studio dell’IPCA di Ciriè (2015); Riflessioni sulla conservazione del patrimonio archeologico, con E. Morezzi e R. Rudiero (2014); Paesaggi culturali. Cultural Landscapes, con M.A. Giusti (2010); Problemi di conservazione e restauro in Turchia. Appunti di viaggio, riflessioni, esperienze (2008); Il monumento e la sua conservazione. Note sulla metodologia del progetto di restauro (2004).