La professionalizzazione delle pratiche di aiuto sociale costituisce un’evoluzione dell’azione filantropica e solidaristica, all’interno della quale le donne si sono impegnate intensamente.
Partendo dagli spunti offerti da una serie di autorevoli contributi – che hanno evidenziato come, attraverso le attività filantropiche, le donne siano uscite dalla sfera domestica, iniziando ad accedere alla vita politica e penetrando in spazi di cittadinanza peraltro non ancora completamente conquistati –, il volume analizza questo percorso, approfondendo la matrice laica delle esperienze studiate, con particolare riferimento a quanto realizzato nel corso della Resistenza dai Gruppi di Difesa della Donna.
Allo studio presentato nel testo è stato assegnato, il 10 marzo 2007 in Torino, il Premio Frida Malan, indetto da YWCA-UCDG (Young Women’s Christian Association-Unione Cristiana delle Giovani), FNISM (Federazione Nazionale degli Insegnanti), FIAP (Federazione Italiana Associazioni Partigiane), CIRSDe (Centro Interdisciplinare di Ricerche e Studi delle Donne).

Presentazione
Claudio DellaValle

Prefazione
Maria Dal Pra Ponticelli

Premessa
Marilena Dellavalle

Ringraziamenti

1 Storia e politica al femminile
1.1 Donne, politica e filantropia: percorsi di una cittadinanza imperfetta
1.2 Patronage al femminile
1.3 La filantropia politica, ovvero il femminismo pratico
1.4 La sfera pubblica femminile nel regime fascista
1.4.1 Fascismo e politica sociale

2 Dalla solidarietà spontanea all’organizzazione
2.1 I Gruppi di Difesa della Donna e per l’Assistenza ai Volontari della Libertà
2.2 Valenza politica della partecipazione ai Gruppi
2.3 Il riconoscimento
2.4 Unità e dissensi
2.5 L’organizzazione

3 L’attività assistenziale nell’esperienza dei Gruppi di Difesa della Donna
3.1 Proteggere, assistere, sostenere: limite o competenza delle donne?
3.2 Caratteri del lavoro assistenziale
3.2.1 Cenni organizzativi
3.2.2 Un approccio professionalizzante
3.2.3 Le fonti di finanziamento
3.2.4 L’assistenza nella stampa clandestina
3.3 Alcuni percorsi di realizzazione
3.3.1 Assistenza ai partigiani e campagne di solidarietà
3.3.2 L’assistenza alle famiglie
3.3.3 L’assistenza ai detenuti
3.3.4 L’assistenza agli internati
3.3.5 Anticipazioni sulla Sicurezza Sociale nella Zona Libera dell’Ossola
3.3.6 Arte e assistenza nell’esperienza di un’antifascista: Fernanda Wittgens
3.4 Alcuni elementi di prospettiva
3.5 Legami fra esperienza resistenziale e lavoro sociale

4 Conclusioni

Bibliografia

Appendice - Schede biografiche

Indice dei nomi

Marilena Dellavalle, assistente sociale specialista, è professore a contratto di Princìpi e fondamenti del Servizio sociale e di Metodi e tecniche del Servizio sociale presso il corso di laurea in Servizio sociale dell’Università degli Studi di Torino, dove ricopre anche l’incarico di responsabile del tirocinio curricolare. Si occupa, inoltre, di formazione permanente e di supervisione per assistenti sociali. Laureata in Storia contemporanea, s’interessa allo studio sulle radici storiche del lavoro sociale professionale. Per Celid ha pubblicato anche L’organizzazione degli studi e il profilo professionale. La scuola UNSAS di Torino, in Dora Marucco (a cura di), Istituzioni e politiche sociali a Torino negli ultimi cinquant’anni. La cultura del Servizio sociale, Torino 2004.