Massimo Giuntoli
La sicurezza sui luoghi di lavoro
Manuale operativo
anno di pubblicazione 2014

cartaceo 168 pp

9788876619731 23,00 €
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Questo volume, basato sulle prescrizioni del D.Lgs. 81/08 e s.m.i., è un utile strumento di lavoro per chi opera come Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione in qualsiasi tipo di realtà aziendale.
Incentrato in particolare sulla redazione del Documento di Valutazione dei Rischi, il libro presenta un percorso guidato alla stesura del DVR e l’elenco dei vari rischi da considerare, nonché una serie di comodi prospetti riassuntivi riguardanti le verifiche periodiche e gli obblighi di formazione previsti dagli Accordi della Conferenza Stato-Regioni del 21 dicembre 2011.
Le aziende ricercano sempre più spesso un professionista aggiornato e competente, al passo con la costante evoluzione normativa. Per questo il contenuto della pubblicazione deriva dai contributi didattici che i relatori dei corsi organizzati dall’Ordine degli Architetti di Torino e dalla Fondazione OAT hanno offerto negli ultimi anni. Si sono infatti alternati liberi professionisti, tecnici e legali esperti nel settore, funzionari degli S.Pre.S.A.L., dell’ARPA e della Regione Piemonte.

Premessa

Parte I - Il D.Lgs. 81/08 e s.m.i. in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro: il Titolo I 11

1. Le figure aziendali della sicurezza e il Documento di Valutazione dei Rischi
Paolo Lirelli
1.1 I soggetti del Sistema di Prevenzione e Protezione. Gli obblighi delle figure che concorrono alla sicurezza dell’impresa
1.1.1 L’organizzazione della sicurezza in azienda
1.1.1.1 Datore di Lavoro
1.1.1.2 Dirigenti
1.1.1.3 Preposti
1.1.1.4 Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione
1.1.1.5 Medico Competente
1.1.1.6 Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza
1.1.1.7 Gli Addetti alla Gestione delle Emergenze: incaricati della Prevenzione incendi e del Primo Soccorso
1.1.1.8 I lavoratori
1.2 Le novità introdotte dal “decreto del fare” all’art. 29 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. e la valutazione dei rischi
1.2.1 La valutazione dei rischi
1.2.1.1 Scopo della valutazione dei rischi
1.2.1.2 Il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR)
1.2.1.3 Modalità di tenuta della documentazione
1.2.1.4 Modalità di effettuazione della valutazione dei rischi
1.2.1.5 Utilizzo e consultazione
1.2.1.6 Revisione
1.2.1.7 Definizioni ricorrenti
1.2.1.8 Elementi della valutazione dei rischi
1.2.2 Come effettuare una valutazione dei rischi
1.2.2.1 Suddivisione dei rischi: rischi per la sicurezza, rischi per la salute, rischi per la sicurezza e per la salute
1.2.2.2 Identificazione dei fattori di rischio
1.2.2.3 Princìpi per la valutazione del rischio – Stima del rischio
1.2.2.4 Norme tecniche per la gestione del rischio
1.2.2.5 Iter di redazione del DVR
1.2.2.6 Elenco dei documenti necessari a elaborare il Documento di Valutazione dei Rischi
1.2.2.7 Modalità di effettuazione della valutazione dei rischi

Parte II - Il Documento di Valutazione dei Rischi: esempi pratici

2. La valutazione dei rischi: esempio di possibile schema per la valutazione dei rischi secondo le procedure standardizzate
Massimo Giuntoli
2.1 Introduzione
2.2 Modulistica
2.2.1 Modulo n. 1.1 – Descrizione generale dell’azienda
2.2.2 Modulo n. 1.2 – Lavorazioni aziendali e mansioni
2.2.3 Modulo n. 2 – Individuazione dei pericoli presenti in azienda
2.2.4 Modulo n. 3 – Misure attuate e programma di miglioramento

3. Esempio di possibile schema per la valutazione dei rischi ai sensi del Capo 3, art. 17, comma 1, lettera a), del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. 65
Massimo Giuntoli
3.1 Premessa
3.1.1 Utilizzazione e consultazione
3.1.2 Revisione
3.1.3 Indicazioni sulla redazione
3.2 Informazioni generali
3.2.1 Anagrafica dell’azienda
3.2.2 Organizzazione aziendale per la sicurezza
3.2.3 Descrizione dell’attività lavorativa
3.2.4 Identificazione e mansioni dei lavoratori
3.2.5 Imprese/ditte appaltatrici esterne e/o lavoratori autonomi
3.3 Sorveglianza sanitaria
3.4 Gestione delle emergenze: disposizioni generali
3.4.1 Procedura di emergenza in caso di segnale d’allarme
3.4.2 Recapiti telefonici di emergenza
3.5 Primo soccorso: disposizioni generali
3.5.1 Compiti di primo soccorso
3.5.2 Procedura di intervento
3.5.3 Cassetta di pronto soccorso e pacchetto di medicazione
3.5.4 Contenuto minimo della cassetta di pronto soccorso (allegato 1, D.M. 388/03)
3.5.5 Contenuto minimo del pacchetto di medicazione (allegato 2, D.M. 388/03)
3.6 Sostanze e preparati pericolosi
3.7 Definizione degli interventi
3.7.1 Elaborazione del piano generale di intervento
3.7.2 Organizzazione generale del sistema di sicurezza
3.8 Criteri adottati per l’individuazione dei rischi
3.8.1 Elementi fondamentali della valutazione
3.8.2 Elementi specifici della valutazione
3.8.3 Registro infortuni
3.8.4 Scale delle probabilità ed entità del danno
3.9 Criteri adottati per la valutazione dei rischi
3.9.1 Identificazione delle fonti di rischio
3.9.1.1 Rischi per la sicurezza – Rischi di natura infortunistica
3.9.1.2 Rischi per la salute – Rischi di natura igienico-ambientale
3.9.1.3 Rischi per la sicurezza e per la salute
3.10 Identificazione dei rischi per mansione lavorativa
3.10.1 Scheda A: impiegata (full-time e part-time)
3.10.2 Scheda B: operai
3.10.3 Scheda C: magazziniere
3.10.4 Scheda D: autista
3.11 Dispositivi di protezione individuale
3.11.1 Obblighi del Datore di Lavoro
3.11.2 Obblighi dei lavoratori
3.11.3 DPI in dotazione
3.12 Segnaletica di sicurezza
3.13 Informazione, formazione e addestramento
3.14 Attuazione degli interventi
3.14.1 Valutazione di quanto emerso dalle schede dei rischi
3.14.2 Definizione degli interventi in funzione delle priorità
3.14.3 Realizzazione degli interventi prioritari
3.15 Programma di mantenimento e miglioramento
3.15.1 Verifica dell’efficienza delle misure attuate
3.15.2 Completamento degli interventi ancora da attuare
3.15.3 Riunioni periodiche
3.16 Programma di revisione della valutazione
3.16.1 Verifica della conformità dei risultati ottenuti
3.16.2 Identificazione della necessità di ulteriori interventi
3.17 Documentazione inerente alla valutazione dei rischi
3.18 Rapporto di valutazione

Parte III - Uso delle attrezzature da lavoro

4. La sicurezza dei macchinari, le normative tecniche di riferimento, il Titolo III del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. e l’interazione con la Direttiva Macchine
Paolo Picco
4.1 Analisi del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.
4.2 Titolo III – Uso delle attrezzature di lavoro e dei Dispositivi di Protezione Individuale. Capo I – Uso delle attrezzature di lavoro
4.2.1. Articolo 69 – Definizioni
4.2.2 Articolo 70 – Requisiti di sicurezza
4.2.3 Articolo 71 – Obblighi del Datore di Lavoro
4.2.4 D.D. 31 luglio 2011 – Soggetti abilitati alle verifiche periodiche
4.2.4.1 Classificazione prevista dall’allegato II al D.M. 11 aprile 2011 – Modalità di effettuazione delle verifiche periodiche
4.2.4.2 Allegato VII al D.Lgs. 81/08 e s.m.i. – Verifiche
4.2.4.3 Articolo 72 – Obblighi dei noleggiatori e dei concedenti in uso
4.2.4.4 Articolo 73 – Informazione, formazione e addestramento
4.3 Accordo 22 febbraio 2012 – Individuazione delle attrezzature di lavoro per le quali è richiesta una specifica abilitazone degli operatori (art. 73, comma 5, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.)
4.4 EN ISO 12100-1. Norma che sostituisce la UNI EN 292-1
4.4.1 Sicurezza del macchinario: concetti fondamentali, princìpi generali di progettazione
– Parte 1: terminologa, metodologia di base
4.4.1.1 Macchinario (macchina)
4.4.1.2 Riparo
4.5 EN ISO 12100-2 – Sicurezza del macchinario
4.5.1 Concetti fondamentali, princìpi generali di progettazione – Parte 2: princìpi tecnici
4.5.1.1 Materiali e prodotti
4.5.1.2 Illuminazione
4.5.1.3 Disposizioni per la movimentazione facile e sicura delle macchine e dei loro componenti pesanti
4.5.1.4 Informazioni per l’uso
4.5.1.5 Rispetto dei princìpi ergonomici
4.6 UNI EN ISO 13857 – Distanze di sicurezza per impedire il raggiungimento di zone pericolose con gli arti superiori e inferiori
4.6.1 Definizioni
4.6.2 Distanze di sicurezza per impedire l’accesso con gli arti superiori
4.6.3 Distanze di sicurezza per impedire l’accesso con gli arti inferiori
4.6.3.1 Distanze per impedire il libero accesso con gli arti inferiori

Le FAQ (Frequently Asked Questions) dell’ OAT
Focus Group OAT

Massimo Giuntoli, architetto, è coordinatore scientifico e docente dei corsi organizzati dalla Fondazione e dall’Ordine degli Architetti della Provincia di Torino (OAT) sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro e nei cantieri, nonché coordinatore del Focus Group OAT per l’area tematica Normativa tecnica – Sicurezza, e docente dei corsi per la Sicurezza nei cantieri dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Aosta. Collabora nello stesso ambito con l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino, in qualità di docente per i corsi sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro e nei cantieri, ed è docente all’interno del Master di II livello “Ingegneria della Sicurezza e Analisi dei Rischi”, presso la I Facoltà di Ingegneria del Politecnico di Torino.
È coordinatore e responsabile dell’Ufficio Ambiente della Confartigianato di Torino. Riveste il ruolo di coordinatore del Dipartimento di Interior Design per il corso di laurea di I livello dello IAAD di Torino, per il quale è anche docente di Ergonomia. Opera come Coordinatore per la Sicurezza in fase di Progettazione ed Esecuzione per committenti pubblici e privati, e come Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione esterno per enti pubblici e privati. Oltre a partecipare in veste di moderatore e di relatore a diversi convegni sulla sicurezza, è stato coordinatore del Forum internazionale per la sicurezza nei cantieri e nei luoghi di lavoro Torino 2013 (Torino, 9-11 maggio 2013). Svolge il ruolo di responsabile tecnico di un organismo nazionale abilitato dal Ministero dello Sviluppo Economico ai sensi del D.P.R. 462/01 e di un organismo nazionale abilitato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ai sensi del D.M. 11 aprile 2011 e dell’Allegato VII del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.. È il presidente di una società di ingegneria con sede a Torino. Attualmente è vicepresidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Torino.