Metodi e strumenti socio-semiotici per le giurie del Prix Italia
anno di pubblicazione 2014
cartaceo 120 pp |
9788867890231 | 15,00 € |
Frutto della collaborazione tra l’Università di Torino, la UCLan University di Preston (UK) e il Prix Italia della Rai – una tra le più prestigiose competizioni internazionali per broadcaster radiotelevisivi – questo libro si rivolge a chiunque desideri prendere confidenza con alcuni dei più innovativi strumenti che la socio-semiotica offre per riflettere sulla qualità televisiva. Muovendo da un contesto disciplinare al confine tra ricerca sociale e semiotica, gli autori costruiscono un rigoroso apparato di analisi del contenuto dei testi televisivi per offrire una definizione metodologicamente valida e attendibile del concetto di qualità televisiva. Pensato innanzitutto per le giurie dei premi televisivi, Prix Italia in primis, per gli studenti, gli studiosi e i professionisti della comunicazione mediata, il testo resta aperto alla fruizione di chiunque coltivi un interesse circa il dibattito – non necessariamente accademico o specialistico – intorno al valore dell’offerta televisiva. Un argomento che va sempre più acquistando visibilità e interesse, in uno scenario mediatico in rapida evoluzione e non privo di aspetti controversi, come quello che caratterizza la turbolenta epoca in cui viviamo.
Introduzione
CAPITOLO I - Una giuria di studenti universitari al Prix Italia
1.1 Il Prix Italia
1.2 Programmi di qualità apprezzabili da tutti
1.3 Idee diverse sulla qualità
1.4 Uno sguardo fuori dal sistema
1.5 Gli studenti dell’università e il Prix Italia
1.6 Una formazione da giurati
1.7 Un metodo socio-semiotico per riconoscere la qualità televisiva
CAPITOLO II - Un metodo per analizzare la qualità televisiva
2.1 Che cos’è l’analisi del contenuto?
2.2 Televisione e ricerca sociale: una tassonomia degli oggetti dell’analisi documentaria
2.3 L’analisi del contenuto come inchiesta
2.4 Comprendere il significato di un programma televisivo
2.5 Riconoscere la qualità televisiva
2.6 Misurare la qualità televisiva
CAPITOLO III - Una scheda d’analisi sulla qualità televisiva
3.1 Individuare i tratti distintivi della qualità televisiva
3.2 Obiettivi e disegno della ricerca sulla qualità televisiva in generale
3.3 Il metodo per la costruzione della scheda d’analisi sulla qualità televisiva
3.4 Appeal points e composing factors
3.5 I criteri generali per la valutazione della qualità televisiva
3.6 I criteri della diversità e della meta-televisione
3.7 Il criterio della ricchezza dei contenuti
3.8 Il criterio della coerenza
3.9 Il criterio umanistico
3.10 La qualità della televisione nel sistema dei media
3.11 La scheda d’analisi e la pesatura degli indicatori
3.12 L’algoritmo per la definizione dei voti
3.13 Obiettivi e disegno della ricerca per il Prix Italia
3.14 I criteri da mantenere e quelli nuovi da considerare
3.15 Gli indicatori selezionati dagli studenti e la loro pesatura per la nuova scheda d’analisi
CAPITOLO IV - Esempi di valutazione della qualità televisiva
4.1 Utilizzare la scheda d’analisi
4.2 Le qualità dei vincitori del Prix Italia
4.3 Studenti e professionisti a confronto
APPENDICE - Schede d’analisi delle fiction vincitrici al Prix Italia (2010-2013)
Bibliografia
Antonio Santangelo. Semiotico, direttore esecutivo del Centro Nexa del Politecnico di Torino, tiene corsi di semiotica, semiologia, filosofia del linguaggio, linguaggi dei nuovi media presso diverse istituzioni universitarie. Autore di diversi libri e articoli su riviste, è stato consulente del marketing Rai, per il quale ha condotto diverse ricerche sociosemiotiche, ha lavorato come autore televisivo e ha svolto attività di videomaker.
Giuseppe Tipaldo. Docente di sociologia dell’informazione e della comunicazione e di analisi dei media presso l’Università di Torino e altre istituzioni formative. Tra le sue pubblicazioni L’analisi del contenuto e i mass media (il Mulino, 2014).