Musei di celluloide
a cura di
Sara Cortellazzo, Vincenzo Simone

anno di pubblicazione 2007

cartaceo 72 pp

9788876617423 6,00 €
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Musei di celluloide è frutto della collaborazione tra il Coordinamento dei Servizi Museali della Città di Torino e l’Aiace Torino (Associazione Italiana Amici Cinema d’Essai) finalizzata ad indagare e documentare le contaminazioni tra il linguaggio cinematografico e i codici di comunicazione museale. Oggi i musei si trovano al centro di un processo di ridefinizione della loro missione, sollecitati dai cambiamenti della società contemporanea e in particolare dalla rapida trasformazione dei meccanismi della comunicazione culturale e della trasmissione del sapere. Modificandosi le abitudini del pubblico, alle istituzioni museali – nella più estesa accezione del termine – viene richiesto di diventare luoghi dove trovare risposte differenti ad aspettative molto differenziate. Andiamo al museo non solo per imparare. Esiste anche il piacere estetico della visita, il fascino dell’arte, dell’antico, dell’originale. Ma non solo: i visitatori, soprattutto nei grandi musei, frequentano i bookshop, ritornano in occasione di mostre temporanee, vanno a pranzo con la famiglia nei giorni festivi. Durante l’esperienza di visita, le persone costruiscono relazioni con gli oggetti e tra di loro. Le sale diventano spazi di socializzazione e fanno emergere le trame e le tante storie che possono prendere forma in un museo, in un continuo rimando tra edificio, collezioni e persone.
Musei di celluloide raccoglie il lavoro di ricerca realizzato da un gruppo di critici cinematografici e propone un accidentato percorso tra innamoramenti, furti, inseguimenti e fughe nelle gallerie dei grandi musei del mondo, dall’Ermitage al Louvre, dal Metropolitan Museum al Museo Nazionale del Cinema. Una visita guidata da Kurosawa, Sokurov, Costa-Gavras e altri grandi maestri della cinematografia contemporanea. Un modo diverso di raccontare il museo, in cui i linguaggi e i media si combinano tra di loro e favoriscono inediti punti di vista per la promozione della conoscenza del patrimonio culturale.