Blasphemia
Il Teatro e il Sacro
a cura di
Roberto Cuppone, Ester Fuoco

anno di pubblicazione 2019

cartaceo 336 pp

9788867890972 16,00 €
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Blasfemia (greco βλασφημία, blasphêmía; da cui ‘bestemmia’) deriva da βλάπτειν (bláptein), ingiuriare, e φήμη (phêmê), reputazione; significa letteralmente diffamazione, contestazione della Fama; cioè, più che del divino in sé, del suo valore identitario. Se è vero che il teatro, alla ricerca di uno statuto di necessità, da più di un secolo si racconta come discendente del rito (in questo confortato dall’antropologia e dai miti fondativi di quasi tutte le culture), allora si può dire, con una punta di provocazione, che la storia di quello che noi chiamiamo teatro è in effetti storia di una progressiva ‘dis-sacrazione’ (come in primis dimostra il Teatro Greco); ma nel contempo anche di un senso di perdita, di ricerca di quella stessa necessità iniziale (come dimostrano ad esempio i ciclici dibattiti sulla tragedia e sulle origini del teatro). Ecco perché, secondo Grotowski, diversamente dalla profanazione, che è invece mancanza di rapporto col sacro, oggi paradossalmente “il blasfemo è il momento del tremito. Si trema quando si tocca qualcosa che è sacro; forse è già distrutto, distorto, deformato e comunque rimane sacro. Il blasfemo è un modo per ristabilire i legami perduti, per ristabilire qualcosa che è vivo […] Non c’è blasfemo se non c’è relazione vivente col sacro”.

Iaculatoria
di Roberto Cuppone

Ab initio: ipotesi e provocazioni dalla storia

Alberto Camerotto
Blasfemie olimpiche

Giorgio Ieranò
Bestemmiare Dioniso: il teatro del sacro nelle Baccantidi Euripide

Luciano Chiodi
Il caso Elettra

Sandra Pietrini
Figure dissacranti e blasfeme nell’iconografia medievale

Simona Morando
Il Barocco e la spettacolarità ambigua del sacro: qualche esempio

Elena Randi
Il Sacre di Vaclav Nižinskij: danza e rito

Franco Perrelli
Un esempio di dramma sacro moderno: Il Verbo di Kaj Munk

Fabrizio Fiaschini
Il segno blasfemo: teatro, memoria e attualità del sacro

Paolo Puppa
Da Pirandello a Pasolini: la sacralità dell’osceno

Andrea Savio
Processi per bestemmia nel Veneto asburgico

Massimo Celegato
Blasfemia, offesa a Dio: alcune suggestioni etimologiche

Lorenzo Donati
Dal sacro al quotidiano: esempi teatrali recenti

Vincenza Di Vita
Sui capolavori crocifissi (Carmelo Bene e altre catastrofi)

Fabio Francione
Come una ditata in fronte: Testori e il sacro

Massimo Marino
Sul concetto di volto del figlio di Dio di Romeo Castellucci e altre censure

Gabriele Sofia
Corpo osceno e corpo sacro in Golgota Picnic di Rodrigo Garcia

Ester Fuoco
Contro un panteismo bigotto: Jesus dei Babilonia Teatri

Camilla Lietti
Ridere degli dei: dalle Grandi Dionisie a Jan Fabre

Elena Scolari
Morire in libertà: il caso Englaro a teatro

Rossella Menna
Poesia e santità nel teatro di Armando Punzo

Oliviero Ponte di Pino
Dopo la strage di «Charlie Hebdo»: la libertà degli artisti nell’era del fondamentalismo

Il sacro nel teatro della mente
di Vittorino Andreoli

Gli spettacoli dello «scandalo»
(per una tea-trografia degli spettacoli citati)
a cura di Ester Fuoco

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