
Lettere di ex-allievi al prof. Renato Uglione
Si sente denunciare da anni, ormai, lo stato di decadenza e involuzione del sistema scolastico italiano e se ne indagano le cause, incolpando gli insegnanti troppo severi ed esigenti: essi sarebbero residuati “giurassici” di un modello di scuola elitaria, sorpassata e persino dannosa, che allontanerebbe gli studenti dal piacere della conoscenza.
Sedicenti esperti propongono “ricette” a loro dire risolutive, teorie didattiche alla moda che puntano a una scuola senza fatica e senza stress.
Spesso si tratta di “tuttologi” che non si sono mai seduti un giorno in cattedra. Non è il caso del professor Renato Uglione, filologo e insegnante di Latino e Greco nel Liceo Valsalice di Torino per ben 42 anni, al quale è dedicata – in occasione dei suoi 75 anni – questa raccolta di lettere a lui indirizzate da ex-allievi nel corso della sua carriera.
In un tempo in cui la scuola sembra arrancare dietro alle mode pedagogiche e all’imperativo della facilità e della rapidità, questa raccolta di lettere restituisce voce a generazioni di ex-allievi che, con gratitudine e lucidità, rendono omaggio (in modo ormai disinteressato) a un insegnante fuori dal comune, educatore esigente ma profondamente umano, che ha saputo formare menti e caratteri, andando ben oltre la mera didattica per educare nel profondo.
Sono i diretti interessati, divenuti professionisti, nelle loro riflessioni vive, vere, colme di riconoscenza, a svelare che a essere efficace non è l’insegnante accondiscendente che “gioca al ribasso” dando poco e chiedendo poco, ma al contrario chi insegna il rigore, il senso critico, chi è severo ma giusto e colmo di humanitas, competente e dunque esigente.
È questa l’unica strada per perseguire la “Bellezza necessaria” e per diventare adulti.
Con il suo magistero il professor Uglione, oltre a formare generazioni di colleghi docenti di Lettere e di brillanti professionisti (medici, ingegneri, avvocati, economisti), ha fornito un esempio perfetto di quale sia il segreto di una scuola che funziona davvero, perché non si limita a trasmettere nozioni, ma educa a vivere.
Una raccolta di lettere, dunque, che si trasforma presto in qualcosa di più urgente: un grido d’allarme sulla scuola italiana. Un piccolo libro, un grande contributo al dibattito sul futuro della formazione dei giovani.
Prefazione
Premessa
Parte I. Lettere di ex-allievi durante gli anni di insegnamento e pensionamento
Parte II. Messaggi gratulatori per i 40 anni di insegnamento
Parte III. Lettere di ex-allievi e colleghi in occasione del ritiro dall’insegnamento
Appendice I. Articoli
Appendice II. Curriculum vitae