L'università di Torino nell'Otto-Novecento
cartaceo 192 pp |
9788876615023 | 23,00 € |
Nato agli inizi del Quattrocento, l’Ateneo torinese è uno dei più antichi d’Italia: questo libro, fuori da ogni intento celebrativo, ne ripercorre la vicenda nel secolo e mezzo seguiti all’Unità, usando la chiave del rapporto tra docenti e studenti. L’idea sottesa è che un buon allievo è colui che aiuta il maestro a dare il massimo, e un buon maestro è chi è in grado non solo di formare buoni allievi, ma chi sa anche imparare da loro.
Dietro alcune figure di allievi eccellenti, come Vilfredo Pareto, Augusto Monti, Antonio Gramsci, Piero Sraffa, Norberto Bobbio, l’autore fa emergere i loro professori – Peano, Lombroso, Ruffini, Mosca, Loria, Einaudi, Solari, Prato, Fraccaroli, Graf, Cosmo… – e una folla di personaggi (altri «allievi» e altri «maestri») che, attraverso il rapporto dell’Università con la società civile, il mondo economico e la classe politica, aiutano a comprendere un po’ del peculiare spirito che anima questa «severa», e «positiva» città che è Torino.
Angelo d’Orsi insegna Storia del pensiero politico contemporaneo nella Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Torino.