Architettura e insediamento nel tardo medioevo in Piemonte
a cura di
Carlo Tosco, Micaela Viglino Davico

collana: Arch&tipi
anno di pubblicazione 2003

cartaceo 248 pp

9788876615719 22,00 €
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L’architettura e il territorio del tardo medioevo piemontese rappresentano un fenomeno troppo trascurato dagli studi, nonostante il patrimonio di edifici tuttora conservato. Per offrire un nuovo contributo alla ricerca si è privilegiato un panorama di indagine a largo raggio, con la finalità d’individuare i centri di committenza e le aree di maggiore impegno costruttivo, nel grande quadro dei principati signorili in formazione. I saggi raccolti nel volume tentano così di ricostruire le linee di sviluppo dell’architettura dei secoli XIV e XV con un metodo di ricerca aperto a tutti i settori dell’edilizia: dalle chiese ai castelli, dalle abitazioni civili alle infrastrutture territoriali, riprendendo l’esame delle fonti d’archivio, i problemi di cronologia, l’analisi delle fabbriche e delle fasi costruttive. Una particolare attenzione è stata rivolta ai rapporti con l’architettura coeva, con l’intento di giungere a una più corretta valutazione del tardo gotico piemontese, nei legami intrecciati con la Savoia, le Fiandre e la Borgogna. Il rifiuto, consapevole, della nuova architettura toscana non viene così interpretato come un «ritardo provinciale», ma come un’adesione ai modelli delle più prestigiose corti dell’Europa settentrionale.
Il volume raccoglie una introduzione metodologica di Micaela viglino Davico e i saggi di Andrea Longhi sulle politiche territoriali nel Trecento, di Carlo Tosco sull’architettura sacra nell’età di Amedeo VIII, di Patrizia Chierici sulle strutture civili tardo medievali, di Antonella Perin sui palazzi gotici ad Alba e Casale Monferrato, di Laura Palmucci sugli insediamenti nelle campagne, di Elena Dellapiana sulle interpretazioni del gotico in età moderna e di Guido Montanari sull’immagine dell’architettura medievale tra Ottocento e Novecento.

Carlo Tosco insegna Storia dell’architettura al Politecnico di Torino ed è presidente dell’associazione «Guarino Guarini» per la valorizzazione dei beni culturali Cristiani. Ha pubblicato i volumi San Dalmazzo di Pedona: un’abbazia nella formazione storica del territorio (1996); Regola senza regola (con E. Dellapiana) (1996); Architetti e committenti nel romanico lombardo (1997); Architetture del Medioevo in Piemonte (2003); Il castello la casa e la chiesa: architettura e società nel Medioevo.


Micaela viglino Davico è professore ordinario di Storia dell’architettura al Politecnico di Torino, membro dei Consigli direttivi della Società Piemontese di Archeologia e Belle Arti, dell’Istituto Italiano dei Castelli, del «Centro studi e ricerche storiche sull’architettura militare» della Regione Piemonte.
Tra i volumi da lei pubblicati: I ricetti: difese collettive per gli uomini del contado (1978); Beni Culturali Ambientali nel Comune di T orino (a cura di, con v. Comoli) (1984); Benedetto Riccardo Brayda (1984); Fortezze sulle Alpi (1989); Giorgio Busca architetto (1989); Qualità e valori della struttura storica di T orino (con v. Comoli) (1992); Case-forti montane nell’alto Canavese (1993); Cultura castellana (a cura di) (1995); Carlo Bernardo Mosca (a cura di, con altri) (1997); trinceramenti dell’Assietta (a cura di, con altri) (1997); O ltre il portone. Intorno al centro (con A. Bruno jr e D. Muzzarini) (2000); Dal castrum al «castello» residenziale (a cura di, con E. Dellapiana) (2000); Moncalieri. T erritorio e arte (a cura di, con G. Massara) (2000); La piazzaforte di Verrua (2001); Ricetti e recinti fortificati nel basso medioevo (a cura di, con R. Bordone) (2001); Città munite, fortezze, castelli nel tardo Seicento (con C. Bonardi) (2001); Ascanio Vitozzi, ingegnere militare, urbanista, architetto (2003).