Nel 1939, per descrivere la forma del suo «musée à croissance illimitée», Le Corbusier disegna una conchiglia, affrettandosi a offrirne la genesi geometrica sub specie di spirale logaritmica. Si tratta del Nautilus, conchiglia che si avvolge a spirale, emblema dal Cinquecento della sezione aurea. Pur considerata notevole dagli studiosi di sistemi proporzionali, quella conchiglia è per Corbu soprattutto la metafora di un processo di accumulazione che si confronta con lo scorrere del tempo. Se il discorso intorno all’architettura (la sua teoria) si costruisce attraverso la parola (temi, questioni e strumenti per comunicarli), il progetto dell’architettura (la sua tecnica) si confronta con la forma. Percorrendo a ritroso la spirale di un metaforico Nautilus, dalle parti di più recente formazione all’occhio originale del centro, potremmo annotare una prevalenza nella contemporaneità di linguaggi architettonici individuali (fondati sull’idea della forma come espressione), potremmo riconoscere l’afflato scientifico dell’approccio tipologico (fondato sull’idea di forma come schema), potremmo ricostruire le strutture grammaticali e sintattiche di codici notevolmente raffinati attraverso l’idea di stile (fondato sull’idea di forma come composizione armonica di elementi). Narrata come un ideale percorso dentro la conchiglia di Corbu, questa Introduzione alla forma in architettura rappresenta una sorta di traccia, la mappa abbreviata di un percorso che può essere utile affrontare, con la stessa curiosità del ginevrino Jeanneret per le figure, i segni, le geometrie del mondo e i loro segreti.

Marco Trisciuoglio, già dottore di ricerca in Problemi di metodo nella Progettazione architettonica, è professore associato di Composizione architettonica e urbana presso la I Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino, dove è coordinatore di un Laboratorio di Architettura e Restauro. Autore di contributi diversi intorno ai temi della teoria dell’architettura e del paesaggio, ha pubblicato di recente Il muratore e il latino. Introduzione alla teoria dell’architettura (Celid, Torino 2000, ristampa 2003), Architettura tradizionalista. Architetti, opere, teorie (Jaca Book, Milano 2002 con G. Pigafetta e I. Abbondandolo); L’antico e il nuovo. Il rapporto tra città antica e architettura contemporanea: metodi, pratiche e strumenti (Utet, Torino 2002, con C. Franco e A. Massarente).