Ecomusei nella provincia di Cuneo
Un modello sostenibile di sviluppo del territorio
a cura di
Daniele Regis

Contributi di: Pietro Blengini, Davide Bonato, Mariangela Borio, Rocco Curto, Ermanno De Biaggi, Michelangelo Ghio, Claudio Luciano, Lorenzo Mamino, Stefano Martini, Luigi Massimo, Enrico Moncalvo, Donatella Murtas, Raimund Rodenwald, Silvano Valsania, Nanni Villani.
anno di pubblicazione 2009

cartaceo 216 pp

9788876617713 22,00 €
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Il senso di una perdita irreversibile delle culture, delle memorie, delle identità, del patrimonio, della natura del paesaggio europeo è alle radici della nascita degli ecomusei. L’esperienza piemontese, frutto della prima legge italiana sugli ecomusei, si sta configurando come un grande “laboratorio a cielo aperto”, un luogo che consente l’intrecciarsi di scambi autentici tra le realtà locali, le comunità che in quei luoghi vivono e il mondo della ricerca scientifica. Al di là degli stereotipi del folklore, i nuovi ecomusei indicano un modello per uno sviluppo sostenibile capace di tracciare una possibile via per la vivibilità della montagna, delle campagne e dei luoghi dell’abbandono, di rielaborare una diversa concezione del ruolo del patrimonio culturale e ambientale.
Un’esperienza raccontata direttamente dal Laboratorio Ecomusei della Regione Piemonte, dai protagonisti dei singoli ecomusei con attenzione particolare a quelli del Cuneese, una delle province d’Europa più ricche di istituzioni di questo tipo: ecomusei di montagna come quello dell’Alta Valle Maira, quello della segale e quello della pastorizia nelle Valli Stura; ecomusei di collina come quello dei terrazzamenti e della vite di Cortemilia e quello delle Rocche del Roero. Ecomusei di recente formazione come quello delle cave di Frabosa, o in costruzione come quello della Valle Grana, ma anche musei diffusi, come quello del castagno delle valli monregalesi. Partecipa la Fondazione svizzera per il paesaggio che presenta una ricerca sul patrimonio dei paesaggi terrazzati.
Il volume è corredato da una campionatura di immagini fotografiche sull’architettura tra Piemonte e Provenza tratta da uno dei più straordinari archivi fotografici per quantità di immagini (12.000) e per durata (oltre mezzo secolo), creato da Luigi Massimo per documentare la varietà e la ricchezza del patrimonio architettonico alpino. Completano il volume disegni e progetti nati dalla collaborazione tra gli ecomusei della provincia di Cuneo e la sede di Mondovì del Politecnico e tesi di laurea su temi ecomuseali.

Daniele Regis è docente in Composizione architettonica e urbana presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino. Svolge attività di ricerca sui temi della progettazione sostenibile. Tra i volumi pubblicati: (con V. Cottino, G. Barberis, D. Castellino), Costruire nel paesaggio rurale alpino. Il recupero di Paralup luogo simbolo della resistenza, Cuneo 2007; Giovanni Battista Schellino a Dogliani, Torino 2006; (a cura di), Turismo nelle Alpi, temi per un progetto sostenibile nei luoghi dell’abbandono, Torino 2006; (con L. Mamino), Piazze della Granda. Spazi pubblici eccellenti nella provincia di Cuneo, Cuneo 1997; (con A. De Rossi, L. Mamino), Le terre alte. Architettura, luoghi, paesaggi delle Alpi sud-occidentali, Torino 1998; Torino e la via diagonale, culture locali e culture internazionali nel secolo xix, Torino 1994; Gino Becker architetto. Architettura e cultura a Torino negli anni cinquanta, Torino 1989.